Ponte sullo Stretto di Messina Viabilità e Strutture CEDIR


Progettazione definitiva
Il complesso della viabilità stradale posto in esame, è stato progettato nel rispetto della nuova normativa tecnica vigente (D.M. 05/11/2001) ponendo anche come linea guida, per quanto di competenza, il D.M. 19/04/2006.

Lo snodo principale della viabilità è costituito dall’Asse 1-2 che è delimitato dalla Rotatoria 1, a Est (lato Salerno), e dalla Rotatoria 2, a Ovest (lato Reggio Calabria). Tale asse costituisce l’asse portante di tutto il sistema viabilistico dell’Area Direzionale garantendo gli accessi a quest’ultimo, nonché di proseguire, in direzione Reggio Calabria, verso l’innesto con l’attuale Salerno-Reggio Calabria.
Planimetricamente, il tracciato percorre il territorio in maniera piuttosto regolare salvo le normali “ondulazioni” dovute alla morfologia del territorio necessarie anche a rispettare le prescrizioni della Norma tecnica vigente quali, per esempio, gli angoli fra le intersezioni. Tuttavia, in taluni casi, ciò non è stato pienamente soddisfatto per la presenza di vincoli di carattere prettamente locale.

Dal punto di vista altimetrico tutto il sistema è ubicato ad una quota compresa fra 81.00 e 99.00 m s.l.m. corrispondenti rispettivamente alle rotatorie 3 e 2, dovendo pertanto superare notevoli dislivelli.
Il tracciato si presenta, causa la necessità di servire numerosi tratti verso l’Area Direzionale nonché dalla condizione orografica del luogo, per quasi tutto il suo sviluppo in trincea o in galleria artificiale, tranne che per sezioni brevi in rilevato appartenenti all’asse 4-2 ed in piccola parte all’Asse 1-3.

Le Rotatorie, in base alle tre tipologie previste dal D.M. 19/04/2006, potranno essere definite come “compatte” avendo un diametro esterno compreso fra 25,00 e 40,00 m. La corona giratoria è composta da una corsia con larghezza pari a 8.00 m, oltre a due banchine da 1.00 ciascuna, oltre ad un anello sormontabile con larghezza pari a 2.00 m per agevolare la manovra di percorrenza dei veicoli pesanti speciali quali quelli dei VV.F. oltre a quelli ovviamente, della normale circolazione; facendo riferimento a delle simulazioni eseguite tramite il software Auto-Turn? (Transoft Solutions Inc. Canada) che, lavorando in ambiente CAD, permette di simulare la percorrenza in curva di un veicolo, si sono scelti i risultati prodotti dalla simulazione del transito di un autoarticolato in funzione del raggio dell’isola centrale; l’autoarticolato “esemplare” per tale scopo è stato un IVECO, serie Euro Star Cursor avente lunghezza di 16,10 m, larghezza di 2,50 m e passo pari a 13,22 m. Il risultato dell’analisi è stato quello di associare alla banchina interna di 1,00 m, una larghezza pari a 2,00 m costituita da una fascia sormontabile.

La scelta dei raggi delle curve è scaturita da un’attenta analisi geomorfologia del territorio rispettando i vincoli naturali ed artificiali esistenti, ma anche rispettando le prescrizioni della nuova Norma stradale.

Tutte le curve sono superiori o uguali al raggio minimo consentito dalla Norma a seconda delle tipologie stradali previste dal D.M. e, la scelta del raggio è stata influenzata anche dalla visibilità del tracciato in curva in modo da garantire al conducente la visione dell’asse della corsia, ossia la visibilità di un opportuno tratto stradale per eseguire una possibile manovra d’arresto o di sorpasso in totale sicurezza per se e per gli altri utenti della strada.