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Intervento di consolidamento zona adiacente Villa Comunale e Alloggi ERP di proprietà comunale a Melicuccà
Progettazione Definitiva
Il territorio di Melicuccà è inserito nell’elenco dei comuni che il Piano Stralcio per l’assetto Idrogeologico Calabria (PAI) classifica come zone con rischio frana pari ad R3, caratterizzato nella fattispecie da un gradiente topografico eccessivo che supera di gran lunga la naturale posizione di equilibrio tipica dall’angolo di natural declivio. Alla luce dei diversi studi e delle diverse indagini eseguite, si è deciso di suddividere l’intervento di sistemazione e di protezione in esame nei seguenti micro – interventi:
- riprofilatura del pendio, mediante terre rinforzate di altezza variabile;
- stabilizzazione del pendio attraverso palificata di pali in c.a;
- rinaturalizzazione e rinverdimento della zona di intervento.
La riprofilatura del pendio viene realizzata mediante terre rinforzate di altezza variabile (3.95 – 4.70 e 7.90 m) fondate nel terreno per circa 1.00m di profondità.
La tipologia di rinforzo impiegata è costituita da geogriglie ad alta resistenza.
La pendenza del parametro di circa 63° viene mantenuta attraverso un cassero in rete elettrosaldata con ferri di diametro di 8mm a passo variabile.
La stabilizzazione del pendio viene eseguita attraverso una doppia palificata, composta da pali in c.a. di lunghezza pari a 18,00 m.
La rinaturalizzazione e il rinverdimento della zona di studio sono interventi realizzati attraverso il sistema di idrosemina, con il quale è possibile stabilizzare maggiormente il rilevato.
Il sistema di progetto rappresentato qui a lato è un tipico esempio di ingegneria naturalistica, applicato al caso di dissesto idrogeologico preso in esame.
Si basa sul sistema cosiddetto “wraparound”, che prevede l’utilizzo di un cassero a perdere in rete elettrosaldata e di una stuoia vegetale di contenimento da disporre all’interno del risvolto in facciata.
Il sistema è in grado di garantire una maggiore durata e sicurezza al manufatto, ottenendo una migliore finitura, riducendo tempi e costi di realizzazione.
I casseri in facciata rappresentano una guida di appoggio realizzata mediante piegatura meccanica di un foglio di rete elettrosaldata; essi sono corredati di opportuni tiranti uncinati che ne garantiscono la stabilità geometrica anche durante la fase di compattazione del terreno.
La stuoia di contenimento ha invece la funzione di proteggere la facciata dall’azione erosiva degli agenti atmosferici e di costruire un’idonea superficie sulla quale andare ad eseguire l’idrosemina di adatte essenze erbacee.
Ad ogni livello di posa (h=1,00 m), è stata infatti prevista la posa in opera dell’idrosemina di tipo “prato armato”, capace di stabilizzare maggiormente il rilevato strutturale grazie alle radici che raggiungono profondità massima di 5 metri.
La copertura vegetale del parametro esterno può essere assicurata anche dalla messa a dimora di talee ed arbusti, inseriti tra uno strato di rinforzo ed il successivo, in questo modo si consente un miglior attecchimento della vegetazione, ottenendo un effetto coprente ancora più uniforme. È stato inoltre previsto l’impianto di alcune specie arboree autoctone appositamente selezionate. La resa tecnica è fornita dalle radici che si inseriscono fra gli strati di terreno stabilizzandoli, e contestualmente, le chiome arboree, abbattono la velocità di corrivazione e diminuiscono la quantità di acqua piovana da smaltire, garantendo una maggiore evaporazione.
Anno 2009
Importo Progetto Euro 1.570.000,00