SP.29 - “Quadrivio Amato - Ferrandina” Ricostruzione Ponte sul Torrente Marro


Progettazione Definitiva e Esecutiva
L’attraversamento del torrente Marro lungo la SP.29 (Amato-Ferrandina) costituisce una importante via di collegamento tra il centro di Gioia Tauro e le zone rurali e preaspromontane. La sua prima costruzione, di cui si ha traccia, risale ai primi del ‘900, fu successivamente distrutto dai tedeschi e ricostruito nel 1948.

Il nuovo ponte è disposto con l’asse principale perfettamente coincidente a quello relativo al ponte demolito, interferendo così alla stessa maniera con il torrente Marro ponendo attenzione allo sgombero delle pile esistenti (crollate e non).

La sezione stradale, più ampia di quella precedente, è la tipica F2, prevista per le strade extraurbane dal DM 05/11/2011, di larghezza complessiva di 8,50 m (due corsie da 3,25 m + due banchine da 1 m cadauna). La sezione totale del ponte è di 10,10 metri, dovendosi aggiungere gli spazi necessari per l’installazione delle opere marginali di protezione.

Il nuovo ponte è realizzato a campata unica con impalcato misto in acciaio Corten (Fe 510 grado C) e soletta collaborante in c.a. in opera. La luce fra gli appoggi è pari a 52 metri, mentre la lunghezza complessiva della soletta è pari a 54 metri, notevole per questo tipo di ponte isostatico.
Verifica di compatibilità idraulica di un ponte di nuova realizzazione, denominato “Ponte Marro”, la cui messa in opera si rende necessaria per ripristinare la viabilità lungo la S.P. 29 la quale, a seguito delle forti precipitazioni meteoriche del gennaio 2009 che hanno determinato un elevato incremento della portata di piena del torrente e il conseguente innesco di un cinematismo che ha interessato una delle due pile del preesistente ponte, ha subito la totale inibizione al traffico veicolare.

La verifica di compatibilità idraulica di un ponte di nuova realizzazione, denominato “Ponte Marro”, la cui messa in opera si rende necessaria per ripristinare la viabilità lungo la S.P. 29 la quale, a seguito delle forti precipitazioni meteoriche del gennaio 2009 che hanno determinato un elevato incremento della portata di piena del torrente e il conseguente innesco di un cinematismo che ha interessato una delle due pile del preesistente ponte, ha subito la totale inibizione al traffico veicolare.In particolare, la tipologia dell’impalcato scelta a base di progetto è quella mista in acciaio, relativamente all’ossatura portante, e calcestruzzo armato, relativamente alla soletta superiore. Tale tipologia strutturale è stata preferita ad altre in quanto ben si presta a coprire con un'unica campata la luce dell’impalcato, la quale corrisponde, fra gli assi degli appoggi, a circa 52,00 m. Infatti, poiché i danni subiti dal ponte preesistente hanno riguardato principalmente le pile disposte all’interno dell’alveo, mentre le spalle sono rimaste perfettamente integre, in fase di progetto si è deciso di proporre una struttura che interferisse quanto meno possibile con l’asta del torrente, disponendo pertanto le spalle sulla porzione retrostante degli argini in c.a. Esistenti.
Pertanto, le verifiche idrauliche che seguono hanno interessato una porzione di torrente estesa per circa m 40,00 a monte e a valle rispetto all’interasse del nuovo ponte, evidenziando la funzionalità degli argini esistenti, il loro eventuale superamento da parte del livello idrico corrispondente alla portata di progetto, e il franco minimo misurato fra il livello idrico atteso e l’intradosso del ponte, il tutto a seguito della determinazione di una portata di progetto relativa al bacino di interesse calcolata con un tempo di ritorno pari a 200 anni.

Per l’analisi dei dati pluviometrici ed in particolare dei massimi di pioggia giornalieri ed orari, non avendo a disposizioni dati sufficienti da estrapolare a tutto il bacino imbrifero, si è fatto ricorso al modello probabilistico TCEV in base al quale è possibile determinare, per i tempi di ritorno imposti, sia la curva di probabilità cumulata per diverse durate e stazioni di misura sia la curva di probabilità pluviometrica che lo caratterizzano. Le verifiche idrauliche relative al Torrente Marro nel tratto dove il ponte di nuova realizzazione interseca il medesimo corso d’acqua sono state condotte utilizzando il calcolo in moto permanente gradualmente variato.

I calcoli in moto permanente e le relative modellizzazioni del profilo di corrente sono stati effettuati con il codice numerico HEC-RAS che è stato messo a punto dal Hydrologic Engineering Center (HEC) di Davies, California alla fine degli anni ’60 con il nome HEC-2. Adattato all’ambiente Windows® nel 1996 con la nuova denominazione di HEC-RAS (River Analysis System). Il codice è attualmente disponibile nella release 3.1.3. Il codice di calcolo esegue la determinazione del profilo del pelo libero nelle condizioni di moto permanente monodimensionale.


Anno 2009
Importo Progetto Euro 2.727.000,00